Archiviazioni è una piattaforma di ricerca e produzione artistica e pluridisciplinare che opera principalmente in Puglia e Basilicata, sulla relazione tra arte, territorio e sfera pubblica, in riferimento allo spazio pubblico materiale e immateriale, al territorio e ai suoi processi geoculturali che rispondono a logiche locali e globali al tempo stesso.
Attraverso i progetti di indagine, produzione e sperimentazione (Azioni) e la creazione di un archivio generativo di nuove progettualità e ricerche (Archivica), Archiviazioni intende promuovere la riflessione critica del rapporto tra le pratiche artistiche e pubblico dominio nel Sud d’Italia e nel bacino culturale mediterraneo, in dialogo con percorsi sperimentali attivati nei paesi europei ed extraeuropei.
Tali percorsi rispondono ad una domanda crescente di cambiamento socio-culturale che, nelle sue diverse accezioni e livelli di dibattito e di scontro, parte da un’elaborazione storico-critica comune delle forme rappresentative e costitutive della modernità cosiddetta “occidentale” e dalla rivalutazione del contributo alla sperimentazione artistica pubblica dato dalle forme artistiche e dissenso dalle rappresentazioni mainstream del luogo già attive negli anni Sessanta, innescata dalla necessità attuale di ridefinire le nozioni stesse di “pubblico” e di “comune“, e dalla necessità di affermare il ruolo che l’arte, la pluridisciplinarietà, gli individui sociali e le comunità possono giocare nella ridefinizione del senso e del bene pubblico.
Il numero crescente di iniziative artistiche e culturali a carattere partecipativo ed esperienziale nel Sud d’Italia rispondono alla necessità (quando non ad una mera strategia di consenso o alla celebrazione di un’affermazione identitaria territoriale) di “stare” tra le identità e le coabitazioni complesse e nei dualismi che derivano più da una lettura “moderna” della storia e della geopolitica che dal suo essere spazio interstiziale, collocato tra il senso di appartenenza al Mediterraneo e l’essere parte della cartografia politica del cosiddetto “primo mondo”. Essi derivano altresì dalla necessità di erodere l’apparente ineluttabilità dei paradigmi geoculturali a partire dall’analisi delle forme immaginative e cognitive di assoggettamento e colonizzazione delle biodiversità culturali e territoriali, che portano all’impoverimento e all’annientamento della nostra capacità psicologica e fisica di sopravvivere alle crisi dei sistemi.
In tal senso la creazione di un terreno comune per la sperimentazione di pratiche del cambiamento, la promozione del pensiero critico, la diversificazione delle forme di produzione di conoscenza e di valori per la promozione di una più complessa narrazione e rappresentazione dei luoghi, assumono un’importanza fondamentale.
Archiviazioni intende infine ampliare il dibattito storico e geografico sull’arte pubblica, finora poco sostenuto e teorizzato nel Sud d’Italia e nelle aree dell’Europa e del Mediterraneo sud-orientale, in relazione alla necessità di una riflessione critica sulla nozione stessa di “arte pubblica” e sulla riduttiva opposizione binaria di formalizzazione estetica e funzione collettiva dell’arte.